 
  
    
    
    
Myricae
IL GIORNO DEI MORTI
Io  vedo (come è questo giorno, oscuro!),
					      vedo  nel cuore, vedo un camposanto
					      con  un fosco cipresso alto sul muro.
					      E  quel cipresso fumido si scaglia
					      allo  scirocco: a ora a ora in pianto 5
					      sciogliesi  l’infinita nuvolaglia.
					      O  casa di mia gente, unica e mesta,
					      o  casa di mio padre, unica e muta,
					      dove  l’inonda e muove la tempesta;
						  o  camposanto che sì crudi inverni 10
						  hai  per mia madre gracile e sparuta,
						  oggi  ti vedo tutto sempiterni
						  e  crisantemi. A ogni croce roggia
						  pende  come abbracciata una ghirlanda
						  donde  gocciano lagrime di pioggia. 15
						  Sibila  tra la festa lagrimosa
						  una  folata, e tutto agita e sbanda.
						  .................
					       
 
                          

